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Arance

Le arance sono originarie delle regioni orientali ed appartengono alla famiglia delle Rutacee.

L'arancia (Citrus sinensis) è il frutto dell'arancio, di forma sferica, con la buccia di colore acceso fra il giallo e il rosso. È un agrume ipocalorico, ricco di vitamina C, gradevole e con un ottimo insieme di sostanze nutrienti utili alla salute. L'arancia presenta esternamente una scorza (pericarpo, zeste), caratterizzata da una leggera ruvidezza, inizialmente di colore verde e poi, nel frutto maturo, gialla, arancione o rossastra. La parte interna (endocarpo) è polposa e commestibile ed è divisa in logge (spicchi) ricche di succo di colore giallo, arancione o rosso. Come tutti sanno le arance sono un’ottima fonte di vitamina C. Questa vitamina ha molteplici proprietà in grado di apportare vari benefici al nostro organismo a vari livelli. Rafforza il sistema immunitario contro l’attività di virus (soprattutto nella stagione invernale) e batteri, previene l’insorgere di disturbi cardiovascolari e, grazie alle sue proprietà antiossidanti, combatte l’attività dei radicali liberi. Inoltre la vitamina C permette al nostro organismo un miglior assorbimento del ferro ed ha anche proprietà anti anemiche. Per potere meglio avvalersi dei benefici legati alla vitamina C sarebbe meglio non eliminare completamente la parte bianca che si trova sotto la buccia.

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La nostra produzione comprende:

Varietà: Navelina

L'arancia navel è una varietà a polpa bionda, matura da Ottobre a Dicembre. Originaria della cine e presente in Calabria sin dal primo secolo, ha una buccia di grana media/fine dal colore che varia da giallo tenue a un arancione intenso, a seconda del grado di maturazione. La varietà navel è molto succosa, dal 36% al 42% di succo, e caratterizzata da un basso grado di acidità. La varietà navel è molto apprezzata tra le arance di Calabria, per la dolcezza del succo di colore giallo, dovuta al basso grado di acidità. L'aspetto dell'arancia navel è caratteristico per via del suo tipico frutto gemello (detto, appunto, navel), all'interno della buccia, localizzato al polo opposto rispetto al picciolo.
Il nostro periodo di raccolta è:
Dicembre - Gennaio.
La produzione stimata è di circa: 5.000 q.

Varietà: Moro

Questa varietà di arancia è di origine italiana, e si caratterizza per la polpa di colore arancio-rosso intenso dovuta alla presenza di grandi quantità di pigmenti (antociani). Il frutto è di forma ovale o sferica, con un apice troncato ed una base più arrotondata. La buccia è di medio spessore e di colore arancio, con sfumature di tonalità rosso vinoso e di grana medio-fine. La polpa è succosa, di tessitura fine ed acidità elevata, totalmente priva di semi. L’arancia moro si trova sul mercato dalla prima decade di dicembre fino alla fine del mese di febbraio; la sua conservabilità è buona (sino a 30-50 gg. dalla raccolta), a patto che i frutti vengano mantenuti alla temperatura di 8-10 °C con umidità alta per evitare la disidratazione.
Il nostro periodo di raccolta è:
Febbraio - Marzo.
La produzione stimata è di circa: 7.000 q.

Varietà: Tarocco

Le arancie tarocco sono fra le più apprezzate e richieste sul mercato. Il frutto è di forma ovoidale con una base larga ed un apice lievemente infossato; possiede una buccia fine di spessore sottile o medio, dal colore giallo-arancio tendente all’arrossato su oltre metà della sua superficie. La polpa è anch’essa gialla-arancio, con screziature più o meno intense di colore rosso. La tessitura è fine, succosa e profumata, e la polpa è priva di semi; l’arancia è mediamente zuccherina e poco aspra. Il periodo di vendita tipicamente va dalla metà di dicembre sino alla fine di maggio; le arance tarocco si conservano anche per due mesi a basse temperature e in ambienti dalla buona umidità dell’aria.
Il nostro periodo di raccolta è:
Marzo.
La produzione stimata è di circa: 1.000 q.

Varietà: Washington Navel

La varietà Washington Navel è conosciuta anche con il nome di “Brasiliano”, poiché questa cultivar di arancio arriva da Bahia, in Brasile. Queste arance sono di pezzatura elevata e presentano una forma sferica, leggermente ellittica o ovoidale; maturano dalla metà di dicembre sino a marzo. Tipico delle Washington Navel, così come delle altre varietà ombelicate, è la presenza dell’ombelico di dimensioni variabili, che può presentarsi chiuso. La loro buccia è di medio spessore, di colore arancio intenso e grana medio-fine, ed il contenuto di succo è elevato. La polpa è croccante e dal sapore gradevole, non troppo acido, dal colore arancio intenso che varia a seconda del grado di maturazione.
Il nostro periodo di raccolta è:
Marzo.
La produzione stimata è di circa: 2.000 q.

Varietà: Lane Late

Il Lane-Late è una pianta di origine australiana dalla chioma compatta, dal portamento lievemente eretto, con vigoria medio alta, produttività elevata e costante. La maturazione è tardiva, a partire da inizio febbraio e il frutto, raccolto manualmente, presenta una buona resistenza sulla pianta: fino ad aprile e maggio. I frutti si presentano senza semi, di forma quasi sferica, con peduncolo robusto e grande pezzatura. La buccia è liscia, sottile e a grana fine, di color arancio con tendenza a sovraccolorazione rossastra con ombelico piccolo, solchi pronunciati dalla zona calicina verso l'equatore. Polpa color giallo arancio, senza semi, di aspetto uniforme, molto succosa.
Il nostro periodo di raccolta è:
Marzo - Aprile.
La produzione stimata è di circa: 500 q.

Varietà: Valencia

La varietà valencia è la più coltivata al mondo ed è un’arancia piuttosto diffusa anche in Italia. Presenta una forma leggermente sferoidale, dalla buccia di colore arancio e di spessore medio-fine. Si tratta di un’arancia bionda, dalla polpa giallo aranciato di tessitura media e molto succosa, priva di semi. Questo rende questi frutti ideali per delle deliziose spremute dissetanti o per dare risalto al gusto dei cocktails. L'arancia valencia matura decisamente tardi: la raccolta comincia verso aprile, ma può proseguire sino a giugno inoltrato. È un'arancia dal un sapore discreto, ricca di zuccheri e ricchissima di vitamina C e si presta alla conservazione in frigro per tempi molto lunghi.
Il nostro periodo di raccolta è:
3a decade aprile - maggio
La produzione stimata è di circa: 1.500 q.

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Gli agrumi calabresi

In Italia la produzione di agrumi (arance, limoni, mandarini, clementina, bergamotto, chinotto) si concentra nelle regioni meridionali, la Calabria produce circa un quarto della produzione nazionale. La superficie agrumetata in Calabria è pari a circa 32 mila ettari (24% della superficie agrumicola nazionale) distribuita tra 44.000 aziende circa.
Reggio Calabria è la provincia con il maggior numero di aziende agrumicole seguita da quella di Cosenza. Queste due province, grazie alla loro elevata dimensione territoriale, producono un quantitativo sempre superiore al 70% del totale per ogni specie prodotta. In tutte le province la specie più coltivata è l’arancio seguita dalle clementine nelle province di Cosenza e Catanzaro e dal mandarino in tutte le altre.
L’importanza della Calabria nell’agrumicoltura italiana è da ricondurre prevalentemente alle clementine di cui concentra il 63% circa della produzione totale, più ridotta invece è la presenza di arance (32%), mandarini (39,1%) e limoni (4,6%).
L’agrumicoltura calabrese risulta relativamente articolata.
Le varietà più diffuse di arance sono: biondo comune, Valencia, Washinton navel, Navelina e Ovale calabrese tra quelle a polpa bionda; tarocco, Moro, Sanguinello tra quelle a polpa pigmentata.
Nella produzione di clementine, che ha superato nella piana di Sibari e a Corigliano quella di arance, la varietà più diffusa è la clementine comune, affiancata ultimamente dal Rubino a maturazione tardiva e dal Marisol a maturazione precoce.
Nessuna specializzazione varietale per il mandarino, che è coltivato a varietà comune e con tecniche tradizionali nella Piana di Gioia Tauro.
Nella Piana di Gioia Tauro, che è una zona non particolarmente vocata all’agrumicoltura, ci sono vecchi impianti di arancio (biondo comune, Valencia, Washington navel, Navelina, Ovale calabrese, tarocco, Moro, Sanguinello e Sanguigno) spesso consociati con l’olivicoltura.